La cicatrice è un tessuto fibroso che si forma per riparare una lesione (patologica o traumatica), ed è dovuta alla proliferazione del derma e dell'epidermide. Le cicatrici non si rimarginano come le ferite normali, ma lasciano un segno sulla pelle. Nel processo di cicatrizzazione si possono presentare alterazioni: per eccesso (cicatrice ipertrofica) o per difetto (cicatrice atrofica). Alcune sono come delle piastrine gialle e colorite che possono a lungo andare regredire, peggiorare o diventare addirittura nere.
Nella cicatrice ipertrofica, il tessuto si forma in grande quantità rimanendo poi sempre rilevato e dolente.
Nella cicatrice atrofica, il tessuto che si forma è insufficiente e le ferite apparentemente rimarginate talvolta si riaprono. Si presenta soprattutto in soggetti affetti da condizioni patologiche, anemici e astenici.
Il trattamento delle cicatrici (atrofiche, ipertrofiche e cheloidee) è legatoa procedure estremamente complesse e variabili, così come è articolato il processo ripartivo cicatriziale. Infatti è estremamente diversa la riparazione della ferita da paziente a paziente ed è influenzata da numerosi fattori: genetica, etnica, eziologica, topografica, cutanea e anagrafica. Sono importanti inoltre alcuni fattori esogeni quali: l’esposizione alle radiazioni solari, lo stile di vita (fumo, alcool, cibo, etc.) e l’attività professionale.
Proprio per la presenza di tali e anti fattori, una cicatrice non può mai essere totalmente cancellata ma eventualmente migliorata negli esiti, quando si intervenga in tempi e modalità opportune.